Giallo nel giallo by Gianni Mura

Giallo nel giallo by Gianni Mura

autore:Gianni Mura [Mura, Gianni]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: by LiB3
editore: LiB3
pubblicato: 2013-05-19T16:00:00+00:00


14.

Digne, 14 luglio.

Ripenso a ieri. È un Tour maledetto. Strano che Fbl funzioni. Stavolta andando verso il Col St–Jean, una stradina laterale dopo un tornante. Vedo la rustica indicazione "Bar Restaurant Hotel km 1,5" solo perché Carletto ha rallentato. Uno chalet senza pretese, un cane alla catena che abbaia, un tipo barbuto che esce sospettoso. Sono le nove e mezzo, so già che la cucina è chiusa. Il tipo guarda le targhe sulla macchina, sembra rilassarsi e commenta.

"Ah, siete del Tour."

"Sì. Avrebbe due camere per stanotte?"

"Un bel bordello, eh? Il Tour dico. Camere ne ho ancora tre. "

"Bastano due. Scarichiamo subito. E senta, patron, dopo due coppe di Champagne si potrebbe mangiar qualcosa?"

Questa dello Champagne è una mia finezza psicologica. Potremmo anche farne a meno, io anzi comincerei con un litro d'acqua naturale, ho la gola secca per il fumo e le chiacchiere. Serve però a far capire che siamo gente che non bada all'euro, che non faremo tardare la chiusura per due insalate e due frutti. È un passe–partout che non funziona sempre, ma molto spesso sì.

"La cucina è chiusa, la cuoca è andata via, spiacente."

"Va bene anche un piatto freddo, del formaggio per esempio, con una buona bottiglia di rosso. Non pretendiamo gigot d'agnello, ci basta annusarlo."

Un altro punto a favore. Mi guarda come fossi uno sciamano.

"Era il plat du jour. Come lo sa?"

Mi tocco il naso, senza fare commenti. All'odore dell'aglio si unisce quello di un agnello non giovanissimo. Non occorreva essere Escoffier. E il barbuto sta cedendo, lo sento. Non è il caso di marcare altri punti.

"Mi lasci dare un'occhiata."

"Lei è veramente gentile. Portiamo i bagagli in camera e tra cinque minuti siamo qui."

Cinque minuti dopo ha apparecchiato la tavola in una saletta con televisore, uccelli impagliati, una testa di cinghiale, quadri orrendi. Ma sorride.

"Giusto perché siete del Tour. Posso servirvi terrine de campagne con sottaceti, prosciutto e salame. Come formaggi ho Brie, Camembert, Bleu de Bresse e una toma di capra nostrana."

"Fantastique," dice Carletto.

"E da bere?" dico io.

"Suggerisco un Merlot Costières de Nimes, è quello che bevo io."

"Benissimo."

Sarebbe sbagliato chiedergli un'altra bottiglia, bisogna assecondarlo. Se non è buono, si cambia. Ma è buono. Di fantastique ci sono il nostro appetito e la sua disponibilità. I francesi sono bravi in tante cose, con i salumi mica tanto. E il Bleu de Bresse non vale il Roquefort e nemmeno la Fourme d'Ambert e il Bleu d'Auvergne. Manna dal cielo, comunque. Il barbuto si affaccia dall'antro–cucina.

"Sorpresa. Vi va un'omelette con i nostri funghi porcini? "

"Splendido. Non ci metta aglio, per favore."

"Ma l'aglio ci vuole, con i funghi."

"Lo so, il guaio è che sono allergico. Basta un pezzettino e bisogna chiamare l'ambulanza."

Non è vero, però si convince. C'è aria di Provenza e in Provenza se non li freni mettono aglio dappertutto. Carletto va a prendere in macchina un portachiavi, una foto di Valli autografata e un berrettino della Domogas. Siamo una coppia organizzata. Il barbuto ringrazia commosso. Seconda bottiglia di Merlot. L'omelette è buona.

Ripenso a ieri perché so che da oggi cambia la musica.



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